lungo. In commercio esiste una vasta gamma di posatoi singoli, ma è semplicissimo costruirseli personalmente in base alle proprie esigenze. E’ sufficiente disporre di un’assicella di legno nella quale eseguire dei fori di diametro opportuno – tale che i posatoi si incastrino perfettamente con una semplice pressione – e distanziati tra loro di modo che gli uccelli non possano venire a contatto, successivamente, in ciascun foro, si inserisce un posatoio di plastica tagliato ad una lunghezza di circa 10 cm.

I nidi devono essere applicati agli angoli alti del lato frontale dove è utile installare delle finestrelle o degli sportellini apribili. Ciò consente l’accesso dall’esterno per le varie operazioni gestionali (sostituzione delle uova, inanellamento dei piccoli, operazioni di controllo e verifica, ecc..) senza dover per forza entrare nella voliera disturbando cosi’ i riproduttori col rischio di abbandono del nido. Si possono usare sia i classici porta nido chiusi (quelli per canarini) che porta nidi aperti, quelli ad anello o a coppa in rete metallica ai quali viene applicato un cestino di vimini oppure la classica tazza di legno. I nidi vanno mascherati con dei rami di pino artificiale, festoni natalizi, oppure con delle piante verdi ornamentali in plastica in modo da garantire alla

femmina un senso di sicurezza.
Personalmente, per infrascare i porta nidi delle mie voliere, per la maggior parte costituiti da una cassettina esterna di mia costruzione, uso delle colonne di edera naturale, che, oltre ad essere molto adatte allo scopo, conferiscono alla voliera un aspetto naturale molto gradevole.

Voliere modulari per ottimizzare l’uso di
uno spazio ridotto
(la mia esperienza personale)

Ogni allevatore, di anno in anno, man mano che matura le proprie esperienze si rende conto che