ALCEDO, Ornitologia e Natura  
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USO DELLE LARVE NELL’ALLEVAMENTO DEI FRINGILLIDI EUROPEI

Il forno a legna realizzato dall'Autore

Bollitura

Consente di distruggere ogni forma di vita microbica liberando le larve dai germi o da eventuali altri microrganismi.

Io, normalmente, visto che preparo discrete quantità di larve (da uno a due chili per volta a seconda della disponibilità e del tipo di larve) eseguo la bollitura all’esterno, in giardino, su fuoco a legna. A tale scopo mi sono costruito un piccolo forno a legna rudimentale, ma molto efficace, ottenuto usando un secchio di metallo al quale ho applicato un’apertura (finestra) laterale per facilitare l’introduzione della legna, alcuni fori nel lato opposto per l’areazione (ventilazione), ed ho aggiunto un supporto per l’appoggio della pentola nella parte superiore.
Per piccole quantità di larve è comunque possibile eseguire il processo di bollitura usando un normale fornello da campeggio, oppure usando direttamente i fornelli della cucina, in questo caso è necessario eseguire scrupolosamente i processi di preparazione e lavaggio descritti sopra, per evitare il diffondersi di cattivi odori, specialmente nel caso si preparino larve della mosca carnaria.

  Quindi, per prima cosa, mettere dell’acqua a bollire in dose abbondante rispetto alle larve da bollire, la proporzione acqua/larve deve essere spprossimativamente non meno di 4/5 a 1, ovvero 4 o 5 litri d’acqua per ogni kg di larve. Quando l’acqua bolle aggiungere le larve. L’acqua a questo punto cesserà di bollire a causa della massa fredda di larve aggiunte. Il realtà non si tratta di una reale bollitura, ma più semplicemente di una “scottatura” in acqua bollente, in modo che le proprietà nutritive delle larve non vengano perse nel processo prolungato di bollitura. Quindi bisogna fare molta attenzione ed iniziare il conteggio del tempo di “scottatura” solo quando l’acqua riprenderà a bollire dopo aver aggiunto le larve e non dal momento in cui vengono immerse nell’acqua in ebollizione. Il tempo di “scottatura” può essere da uno a due minuti, a seconda del tipo, delle dimensioni e della consistenza delle larve. Indicativamente, un minuto per le tarme della farina e le tarme buffalo, due minuti per le larve della mosca carnaria e le Camole del miele. Perché questo procedimento abbia l’effetto desiderato è consigliabile non trattare grosse quantità di larve per volta, in modo che il processo di “ribollitura” dell’acqua non prenda troppo tempo. Al termine della “scottatura” bisogna scolare le larve versando il contenuto della pentola in un setaccio oppure in un colino e quindi, subito dopo, in un secchio contenente acqua fredda rimescolando abbondantemente in modo che le larve si abbassino bruscamente di temperatura.

Il realtà non si tratta di una reale bollitura, ma più semplicemente di una “scottatura” in acqua bollente
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