Osservazioni in natura, identificazione
Oltre a quanto riportato nella letteratura, un contributo pratico e concreto circa le caratteristiche che concorrono alla identificazione e classificazione delle varie sottospecie dell’Organetto, in particolare per quanto riguarda le sottospecie nordiche ed artiche – a noi meno familiari – ci viene fornito dalle osservazioni dirette in natura, ovvero dal birdwatching, hobby molto popolare nelle regioni nordiche. A tale proposito, essendo in contatto con un grande appassionato ed esperto birdwatcher delle sottospecie scandinave, e non solo, lo svedese Jukka Väyrynen, gli ho chiesto di scrivere alcune note circa la sua vasta esperienza e le sue osservazioni in natura.
Scrive Jukka (traduzione dall’inglese da parte dell’Autore):
“C’e` un dibattito diffuso ed intenso sulla complessita` inerente l’identificazione e la classificazione degli Organetti. Ci sono stati studi sulla struttura del DNA i cui risultati indicano chiaramente che le relative specie e sottospeci sono realmente vicine le une alle altre e che non sono facili - se anche fosse possibile – da separare tramite l’analisi del mitochondria DNA. Tuttavia, la maggior parte dei tassonomisti e degli osservatori (birders o birdwatchers) accettano l'esistenza di due gruppi principali di Organetti: il gruppo artico e quello comune. Nel gruppo artico troviamo l’exilipes e l’hornemanni e nel gruppo comune, il flammea, il cabaret ed il rostrata.
Le sottospecie islandesi (islandica) sono molto varie, non chiaramente classificate e non abbastanza studiate.
Il professor Alan G. Knox è giunto alla conclusione che gli Organetti islandesi
potrebbero essere ordinati in due gruppi distinti: quelli vicini alla sottospecie rostrata e quelli vicini alla sottospecie hornemanni. Ho alcune corrispondenze con osservatori islandesi e devo dire che, al momento, c’è un dibattito intenso circa l'identificazine
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