ALCEDO, Ornitologia e Natura  
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I SIGNORI DEGLI ANELLI
(considerazioni sugli anelli inamovibili )

Queste tabelle, non solo consentono di anellare in modo più appropriato ed eterogeneo le varie specie di uccelli, ma consentono anche di differenziare le varie sottospecie che differiscono tra loro anche in modo significativo. Pensiamo per esempio alla differenza tra l’Organetto maggiore (Carduelis flammea flammea) e l’Organetto minore (Carduelis cabaret), oppure tra il Ciuffolotto nordico (Pyrrhula pyrrhula pyrrhula) ed il Ciuffolotto europeo (Pyrrhula pyrrhula europea) oppure - differenza ancora maggiore - tra il Ciuffolotto nordico ed il Ciuffolotto dell’Appennino. Anche un profano si rende conto che tali sottospecie non possono essere “anellate” con un anello della stessa misura che, per alcune sottospecie, può risultare “largo” e quindi non “inamovibile” e per altre troppo stretto e quindi causare problemi aggiuntivi, sia durante la fase di “inanellamento” che in età adulta.
Inoltre, allo scopo di evitare frodi, come avviene in Olanda per la Federazione N.B.v.V., per uccelli indigeni europei, vengono forniti anelli particolarmente sofisticati di misura ulteriormente diversificata, con impressi codici aggiuntivi ed equipaggiati con speciali linee di rottura. Analogamente, in Germania, la Federazione AZ fornisce anelli in alluminio aperti che devono essere applicati, mandatoriamente, in presenza di un funzionario o delegato di AZ. Questi anelli una volta applicati vengono chiusi in modo definitivo ed irreversibile, quindi possono essere usati una sola volta. Infatti, un tentativo di rimozione causa la rottura dell’anello. Questi anelli sono stati introdotti per risolvere le gravi problematiche causate dall’applicazione dell’anello alla zampa dei pullus durante i loro primi giorni di vita. Quali, per esempio, il rigetto dei piccoli dal nido oppure il loro abbandono da parte dei genitori.
 
Altro esempio di dimorfismo anatomico applicato nel Ciuffolotto: a sinistra femmina nordica, a destra femmina dell'Appennino.
Anche in questo caso la disponibilità di misure intermedie consentirebbe una più corretta procedura di inanellamento, diversificata in base alla sottospecie di appartenenza.

Ci sono altri casi, nei quali questo anello può risultare molto utile, per esempio quando i riproduttori sono alloggiati in grandi voliere alberate, piantumate con verde naturale molto fitto e di conseguenza il nido risulta di difficile individuazione col rischio di disturbare irrimediabilmente i riproduttori.

Alcune anomalie

Come già accennato sopra, alla Commissione Tecnica della F.O.I., va il nostro plauso per aver finalmente rivisto e corretto alcune scelte, a parer nostro infelici, fatte negli scorsi anni in materia di anelli. Ci riferiamo ad alcune modifiche introdotte negli ultimi 3 o 4 anni, in vigore fino al 2004, in particolare l’anello di tipo D (4 mm) per il Frosone europeo (Coccothraustes coccothraustes) e l’anello di tipo B (2,9 mm) per il per il Cardellino siberiano (Carduelis carduelis major).
A noi personalmente la scelta dell’anello tipo D

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