ALCEDO, Ornitologia e Natura
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I SIGNORI DEGLI ANELLI
(considerazioni sugli anelli inamovibili )

Introduzione

Visto il gran numero di lettere e messaggi pervenuti in redazione ed inerenti le “annose” problematiche degli anelli per le specie di uccelli raggruppate nella categoria I.E.I. (Indigeni, Esotici e Ibridi), vorremmo qui analizzare la situazione attuale in Italia e negli altri Paesi del Nord Europa in modo pragmatico e con dati di fatto inequivocabili in modo da fare chiarezza e sfatare le convinzioni che ciascuno ha per “sentito dire”.
In generale, la domanda più banale che viene posta dal neofita è la seguente:

Perché si anella? Qual'è l’utililità?

Se per i canarini la risposta è praticamente scontata, per gli I.E.I. la risposta è più complessa    e     corredata      da      molteplici

  motivazioni, sia di carattere sportivo che legale. In generale l’anello “inamovibile” ci consente, in primis, di poter “marchiare” in modo indelebile i nostri soggetti col nostro marchio di fabbrica, o meglio col nostro marchio di allevamento, così da poter essere facilmente identificati, catalogati, e, di conseguenza, possano partecipare alle varie mostre ed esposizioni ornitologiche, sia in ambito nazionale che internazionale. Per quanto riguarda gli I.E.I. tale marchio non è solo legato a criteri di identificazione o sportivi, ma è principalmente legato a motivazioni molto più importanti da ricercare in obblighi normativi e legislativi di salvaguardia della fauna selvatica a vari livelli: Provinciale, Regionale, Nazionale (salvaguardia della fauna autoctona europea) ed Internazionale (salvaguardia della fauna in via di estinzione: C.I.T.E.S.) – e quindi assume una veste “legale” che può essere intesa come “certificato di nascita in cattività”.

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